La Storia di un Caffè

Caffè Valiani dal 1831

L’edificio in cui sorge lo storico Caffé Valiani di Pistoia, è un antico oratorio dedicato a Sant’Antonio Abate, eremita egiziano, vicino alla chiesa di San Giovanni Forcivitas: l’elegante locale è rinomato in tutta Italia per i liquori profumati, le pastafrolle, i marzapani, le creme e i pandispagna. La trasformazione dell’oratorio in locale aperto al pubblico avvenne nell’Ottocento, quando un oste di nome Biagioni acquistò l’edificio per aprirvi una taverna.
Nel 1864 i giovani coniugi Dante e Margherita Valiani acquistarono il fondo, che in pochi anni divenne un raffinato caffé pasticceria, che annoverava tra i propri clienti, oltre che i buongustai pistoiesi, anche i Reali italiani: le specialità offerte dal locale andavano dalla “africanine” alle cassate, dai cioccolatini, ai delicati rosoli. Nel 1876 la “Premiata fabbrica di confetti, pasticceria, liquori Dante Valiani” partecipò all’Esposizione Universale di Filadelfia. Al Caffé Valiani sono conservati gli ordini per i vini di Giuseppe Verdi ed è noto che musicisti come Rossini, Bellini, e lo stesso Puccini si fermassero a gustare le prelibatezze prodotte nel caffé quando erano di passaggio a Pistoia. Le iniziative culturali che oggi fanno capo al locale sono portate avanti dall’Accademia della Brigata del Leoncino, che ogni anno organizza una premiazione per qui personaggi che si siano particolarmente distinti nel campo dell’arte, lettere, delle scienze, del teatro e del cinema (Carla Fracci, Zeffirelli, Bolognini tra gli altri).
La famiglia Valiani, ha provveduto negli anni agli interventi di restauro, che hanno rivelato particolari importantissimi dell’ex oratorio. Sono tornate alla luce le pareti affrescate e si sono scovati i resti di un guardingo medievale longobardo dell’VIII secolo. Caffé Valiani riserva ancora molto sorprese e ha molto da raccontare anche sulla storia della città di Pistoia.